Il consumatore, nei casi di contratto a distanza o stipulato al di fuori dei locali commerciali, ha 14 giorni per recedere dal contratto (art. 52, codice del consumo), senza dover fornire alcuna motivazione e senza dover sostenere alcun costo, ad eccezione di quelli di restituzione dei beni strumentali al servizio (ad esempio modem, telefono,…).
La restituzione dovrà avvenire entro 14 giorni dalla comunicazione al professionista della volontà di recedere dal contratto.
In caso di recesso da contratti negoziati al di fuori dei locali commerciali entro il termine di 14 giorni, il professionista è tenuto al rimborso di tutti i pagamenti ricevuti dal consumatore.
Il diritto di recesso si esercita attraverso l’invio all’operatore di una lettera raccomandata A/R entro i termini sopraindicati.
Nel caso di recesso oltre i 14 giorni la legge 40/2007 ha previsto che i consumatori possano recedere liberamente dal contratto sottoscritto, senza vincoli temporali e che debbano essergli addebitati i soli costi effettivamente sostenuti dall’operatore, strettamente connessi alle attività necessarie alla lavorazione del recesso (art.1,III comma, l.40/2007). Eventuali vincoli temporali possono essere imposti nel caso di attivazione di offerte promozionali che comportano prezzi più favorevoli per il consumatore. In questi casi, la possibilità di recedere anticipatamente rimane, ma potrebbe perdersi il diritto allo sconto (nel senso che quello già goduto va restituito in sede di recesso).